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L’EFFICACIA DELLE ORGANIZZAZIONI

ARTICOLO – Autore: Fabrizio Giorgilli, Dirigente della Pubblica Amministrazione, Docente dell’area del Comportamento organizzativo

 

Progettiamo le organizzazioni perchè siamo preoccupati per la loro efficacia. Quali sono i criteri principali che sostanziano l’efficacia organizzativa?

  • Criterio dell’output. Raggiungimento del risultato/obiettivo stabilito. E’ appropriato quando gli obiettivi sono chiari, unanimi, con una scadenza e misurabili.
  • Criteriio dell’input. Acquisizione delle risorse necessarie. E’ appropriato se gli inputs hanno un effetto rintracciabile nei risultati e negli outputs. Ad esempio, le dotazioni finanziarie determinano il livello dei servizi forniti.
  • Criterio dei gruppi di interesse (stakeolders). Soddisfare le domande dei portatori di interessee/o soggetti strategici, rispetto al successo dell’organizzazione. E’ appropriato quando i partners forti possono portare all’organizzazione un vantaggio/svantaggio consistenti.
  • Criterio della qualità dei processi interni. Procedere senza intoppi significativi, con un livello minimo di difficoltà, impegnando così un sistema interno di comunicazione efficiente e coesiva. E’ appropriato quando la performance organizzativa è ampiamente influenzata dai processi specifici (es. lavoro di gruppo interfunzionale).

In definitva: perseguire l’efficacia per efitare il cd. “declino organizzativo”, ossia una diminuzione delle risorse sulle quali è basaa l’organizzazione (denaro, clienti, talento, innovazioni, ecc.). i segnali possono essere diversi: personale in eccesso, tolleranza per l’incompetenza,  procedure farraginose, staff con maggior potere della line; processo di pianificazione farraginoso, scarsità di obiettivi chiari, timore per le innovazioni, perdita di comunicazione efficace,  ricerca del capro espiatorio, gruppo di interesse particolare, eccessivamente forti  e presenti.

La progettazione organizzativa è quindi il processo di creazione delle condizioni organizzative interne che facilitano l’adattamento strategico all’ambiente esterno e l’implementazione della strategia organizzativa, attraverso decisioni interdipendenti di differenziazione ed integrazione di tutte le attività di lavoro.

Diverse sono le variabili che influenzano la progettazione organizzativa. Alcune di esse sono riconducibili all’ambiente esterno e di mercato nel quale agisce l’organizzazione. Sono tali, ad esempio, il mercato del lavoro (e la sua legislazione), i rapporti con le istituzioni, il mondo della formazione e dell’istruzione, ecc.. In altre parole  tutti gli aspetti socio-economici-giuridici e culturali rilevanti nel cotesto in cui ascisce l’organizzazione (1).

  1. Testo tratto da Giorgilli F. (2013), Rilevanze organizzative, Edizioni Palinsesto (www.edizionipalinsesto.com).

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