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INTELLIGENZA UMANA VERSUS INTELLIGENZA ARTIFICIALE: I RISULTATI E  IL VIDEO DELL’ESPERIMENTO

INTELLIGENZA UMANA VERSUS INTELLIGENZA ARTIFICIALE: I RISULTATI E IL VIDEO DELL’ESPERIMENTO

ARTICOLO – Di Cinzia Ciacia – Direttrice Operativa S3 Opus

 

Come sa chi vi ha partecipato lo scorso 15 settembre, a Roma nell’ambito del “Rome Future Week” si è svolto un game molto interessante: “Intelligenza Umana versus Intelligenza Artificiale”. L’obiettivo perseguito era quello di affrontare attraverso il gioco uno dei temi più delicati e interessanti delle nuove frontiere dell’innovazione: appunto quello dell’Intelligenza Artificiale. Più di un game, si è trattato di un vero e proprio esperimento a scopi conoscitivi, per osservare e raccontare l’innovazione prodotta dall’introduzione dell’Intelligenza artificiale nel campo della formazione. L’esperimento organizzato da S3 Opus  (www.s3opus.com),  società di formazione e consulenza del Parco Scientifico Tecnologico Pontino Technoscience (www.technoscience.it), che ha visto protagonista un docente “umano”, Vindice Deplano – Psicologo, Formatore esperto di e-Learning, autore del libro Apprendere da una macchina, Edizioni Palinsesto (www.edizionipalinsesto.com) e il suo Avatar (ChatGPT vs. 4) di cui hanno curato la realizzazione e l’addestramento Francesco Pappone (Ingegnere Matematico AI Spark), Stefano Di Rosa (Ingegnere Elettronico –  Direttore Generale PST Technoscience) e Marco D’Anolfo (Program Manager/Innovation Manager PST Technoscience). L’esperimento è stato ideato e condotto da Felice Paolo Arcuri (Sociologo, Direttore Generale S3 Opus e Direttore Operativo PST Technoscience).

Apprendere-da-una-macchina

Apprendere da una Macchina

Apprendere da una Macchina

 

Descrizione dell’esperimento

L’esperimento condotto da Felice Paolo Arcuri, si è svolto dalle ore 12 alle 13  del 15 settembre scorso presso lo spazio Coworking di Wire, in via Baccio Baldini 12 (Roma Ostiense).  All’esperimento hanno partecipato 15  volontari tra coloro che si sono iscritti all’evento.  I partecipanti sono stati raggruppati  fin da subito in modo completamente casuale in due gruppi: il gruppo IU (Intelligenza Umana) e il gruppo IA (Intelligenza Artificiale). Il conduttore Felice Paolo Arcuri ha presentato in plenaria le finalità e modalità di svolgimento dell’esperimento. In seguito il gruppo IU ha seguito la lezione tenuta dal docente Vindice Deplano nell’aula A mentre il gruppo IA ha seguito nell’aula B la lezione tenuta da ChatGPT. Il tema della lezione, scelto dal docente umano, è stato: “L’apprendimento secondo Jean Piaget”. Il  tempo a disposizione per l’IA e del docente “umano” è stato lo stesso: 6  minuti di lezione magistrale a cui sono seguiti alcuni minuti di domande dei partecipanti e le risposte dei docenti – umano e artificiale.  Al termine ai due gruppi è stato somministrato il medesimo  test di apprendimento, predisposto dal docente “umano”, composto da 4 domande a risposta multipla (4 modalità di risposta) e da un breve questionario di gradimento predisposto da S3 Opus, che ha previsto le medesime modalità di risposta.

Seppure i risultati disaggregati siano stati  comunicati al termine della lezione, data la diversa numerosità dei gruppi, abbiamo atteso l’elaborazione degli indicatori – di apprendimento e di gradimento – prima di pubblicare i seguenti risultati.

I risultati

Quando si tratta di esperimenti, solitamente gi effetti sono sconosciuti. Per questo motivo ci siano astenuti dal fare pronostici, peraltro davvero difficili da formulare in un campo così innovativo come quello dell’IA. A suscitare particolare attesa soprattutto ChatGPT che ha davvero impressionato tutti i presenti non solo perché l’Avatar aveva le sembianze di Vindice Deplano, ma anche perché ha svolto una lezione e gestito le domande in aula così come farebbe un docente umano.

Nonostante l’effetto suscitato da ChatGPT,  l’Intelligenza Umana vince, su tutti i fronti: i risultati (si veda il grafico sottostante) in fatto di gradimento assegnano un punteggio pari a quasi l’80% a Vindice Deplano e di circa il 72% a ChatGPT. Lo scarto è ancora maggiore per quanto riguarda l’apprendimento: i risultati assegnano un punteggio pari a circa il 65% al “docente umano” e del 50% al “docente artificiale” con  uno scarto di ben 15 punti.

Scienza-e-impresa-2023

SCIENZA E IMPRESA

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Conclusioni

Sebbene l’intelligenza umana abbia vinto, a ben guardare questi risultati meritano una riflessione: quanti di noi si sarebbero aspettati che l’intelligenza artificiale potesse sostituirsi a quella umana ottenendo questi   risultati? Anche grazie alle competenze tecnologiche di Technoscience e AI Spark che hanno realizzato un Avatar così simile al docente “vero” e lo hanno saputo addestrare così bene alla docenza, i risultati ottenuti sono davvero sorprendenti e inattesi, soprattutto per quanto riguarda il punteggio ottenuto in termini di gradimento dei partecipanti.

S3 Opus, assieme al PST Technoscience, a AI Spark e a tutti coloro che vogliono collaborare, intende continuare a realizzare altri esperimenti con l’intento di conoscere e spiegare con metodo scientifico  il rapporto tra esseri umani e macchine, per pensare e progettare in maniera originale l’intelligenza artificiale. Cio’ renderebbe possibile  utilizzare l’IA per risolvere i problemi che si presentano nella società anziché aggravarli, per esempio per addestrarla ad aiutarci nel nostro lavoro  anziché per sostituirci e per operare secondo principi etici e di pari opportunità anziché riproprorre modelli discriminatori e sessisti.

Continuate a seguirci per rimanere aggiornati e segnalateci vostre iniziative su questi temi.

Qui sotto è disponibile il video dell’esperimento.

 

4 thoughts on “INTELLIGENZA UMANA VERSUS INTELLIGENZA ARTIFICIALE: I RISULTATI E IL VIDEO DELL’ESPERIMENTO”

  1. Paolo Gentile 27 Settembre 2023

    Oggi ha vinto l’intelligenza umana (ed io tifo per lei), ma se invece di Vindice ci fosse stato un altro? E se rifacessimo l’esperimento, facendolo ideare dall’ IA? O da un docente terzo?
    Nel futuro l’IA sarà una nostra collega con cui confrontarci quotidianamente.

    • Cinzia Ciacia 30 Settembre 2023

      Stiamo valutando come continuare l’esperimento, grazie per il tuo suggerimento, ne terremo conto per le prossime iniziative.

  2. Paolo Vallarano 28 Settembre 2023

    Mi sembra che i risultati dell’esperimento confermino empiricamente l’idea di Piaget che la qualità dell’apprendimento passa attraverso la qualità della relazione.
    Mentre la correlazione tra qualità della reazione e gradimento sembrerebbe meno forte. In altre parole, se non voglio entrare in relazione non mi dispiacerà troppo una voce metallica che mi parla e non interagisce con me…

    • Felice Paolo Arcuri 30 Settembre 2023

      Paolo siamo d’accordo con te e con Piaget sull’importanza della relazione nell’apprendimento. È per questo che con gli amici del Parco Scientifico Technoscience stiamo lavorando per migliorare le capacità relazionali di ChatGPT. Questi sistemi di A.I. stanno infatti progredendo a un ritmo molto veloce. Cosa succederà appena avranno imparato a relazionarsi un po’ meglio e la loro voce sarà meno metallica? Davvero potranno sostituire i docenti? Gli esperimenti che stiamo facendo servono per capire meglio cosa sta succedendo i, meglio, cosa potrebbe succedere.

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